AMBIENTE ATTIVO MODIFICANTE
Nell’ambito della teoria di Feuerstein l’Ambiente Attivo Modificante costituisce il terzo elemento fondante del suo sistema applicativo, derivato dalla Modificabilità Cognitiva Strutturale e dall’Esperienza di Apprendimento Mediato.
Qualsiasi contesto educativo (bambini, individui con difficoltà di apprendimento, adulti in ambito lavorativo, anziani) deve possedere le qualità proprie dell’Ambiente Attivo Modificante: fiducia, flessibilità, inclusività, arricchimento, impegno, responsabilità. Sono queste le condizioni ottimali che contraddistinguono un'esperienza sociale nella quale la modificabilità del soggetto, messa in luce dalla Valutazione Dinamica LPAD e potenziata attraverso l’applicazione del Programma di Arricchimento Strumentale, trova la sua realizzazione.
Un ambiente si può quindi definire modificante quando crea le condizioni necessarie al cambiamento e allo sviluppo delle potenzialità, affinché a individui con differenti abilità e differenti bisogni sia garantito uguale accesso alle risorse della società.
PROGRAMMA
- Quando e a quali condizioni un ambiente può definirsi modificante
- Il ruolo della MCS e dell’EAM
- Caratteristiche fondanti dell’Ambiente Modificante
- Il contributo della pedagogia: l’Ambiente Inclusivo
- Il contributo delle neuroscienze: l’Ambiente Arricchito
- Modello di interazione bambino-ambiente
- Mediare su tutti i partner dell’interazione
- Presentazione di casi ed esperienze
DOCENTI: